/cù-ra/

cura

/cù·ra/

sostantivo femminile

  1. 1.
    Impegno assiduo e diligente nel perseguire un proposito o nel praticare un’attività, nel provvedere a qualcuno o a qualcosa; premura: dedicare ogni c. alla famiglia, ai propri interessi; c. materne, c. affettuose..

 

E’ un aspetto che amo particolarmente del mio lavoro e al quale presto molta, molta attenzione. La cura.
Quello che mi fa impazzire è pensare che, curare i momenti che trascorreremo assieme, mi permette di restituirvi ricordi ancor più preziosi.

Nelle vostre storie mi ci immergo, vi porto a casa con me alla sera, racconto di voi alla mia famiglia e vi rivolgo un pensiero quando vi preparate ad affrontare qualcosa di nuovo (l’inizio del travaglio, i primi giorni dopo il rientro a casa..)

Rivivo tutta la fragilità, tutta l’emozione e la delicatezza di quei momenti.
Ricordo di quanta FORZA siam capaci noi donne.

Premesso questo, considerando dunque che già di base il mio è un approccio denso e totale (dal quale comunque mi faccio volentieri cullare) intuirete facilmente che, l’assurdità della storia che vi sto per raccontare, mi ha totalmente TRAVOLTA.

E’ la storia di due giovani che si conoscono e si innamorano in uno dei posti più belli al mondo.
Le Maldive.
In questo paradiso formano la loro famiglia, sposandosi e dando vita alla vita.
E’ la storia di una inimmaginabile pandemia che li divide e di una burocrazia, lunga e obsoleta che non ha ancora dato loro la possibilità di riunirsi.

Susanna ha portato avanti la sua gravidanza in Italia mentre, suo marito Ismail, bloccato alle Maldive, ha cercato in tutti i modi di raggiungerla.
Un’intera gravidanza nella speranza, sfiancante, di riunirsi fino a rassegnarsi al contrario, qualche settimana dal parto. Inimmaginable.

A Novembre è nato Adam: uno dei bambini più belli che io abbia mai visto.
Sano, forte, capelli nerissimi, occhi e labbra perfettamente disegnate. Lo conosco ad appena 4 giorni di vita ed osservo Susanna che sembra essere sempre stata madre, dolcissima e totalmente disinvolta con quel micro fagotto tra le braccia.

Penso al miracolo della vita e alle assurdità a cui questa, di tanto in tanto, ci mette di fronte.
A quello che ci insegna.

Penso al coraggio di Susanna, che mi ha lasciata senza parole.
Alla robustezza d’animo di Ismail, che mi ha stretta profondamente,
e al supporto e al sostegno delle famiglie attorno a questi giovani genitori, che mi ha rincuorata e commossa.

Sono entrata nella loro storia in punta di piedi, facendomi piccola. Con discrezione, ho lasciando traccia di questo grande amore senza confini che ho cercato di raccontare sottovoce nella speranza di restituirle un ricordo che fosse il più sincero ed autentico possibile.

Attendo impaziente il momento in cui questa famiglia si troverà, finalmente, dentro ad un abbraccio stretto e lungo.
Che la tenacia e il coraggio che hanno dimostrato siano fondamenta solide per la loro storia e che queste immagini raccontino di come è iniziata questa avventura.

… che continuino ad avere sempre questa travolgente e ardente  /cù·ra/  per la vita.

 

 

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eleonora

"credo nei sogni che si avverano. Li cerco in ogni cosa che faccio, li desidero per tutto quello che ancora mi attende."

le mie immagini,
le mie parole.

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" Pensavamo di divertirci, ma in realtà stavamo creando dei bellissimi ricordi. "

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